martedì 16 luglio 2013



Per una suggestione indotta con la consueta malizia dallo stesso Dante, il lettore della prima cantica dimentica che l’Inferno è un territorio amministrato,  la "civitas diaboli" nel senso letterale del termine. Lucifero è ad litteram imperador del doloroso regno. Imperatore immobile conficcato al centro della terra, eppure sovrano, benché ridotto a una condizione cieca e bestiale. Come ogni territorio amministrato l'Inferno è ripartito in distretti, quartieri, sestieri, secondo una logica che fa dell'oltretomba una replica sub specie damnationis del comune medievale. Ad ognuno dei diversi distretti - cerchi, gironi, bolge che siano - corrispondono altrettante corporazioni di demoni, instancabili operai nell'eterna officina dei supplizi. Resta ancora tutta da studiare, invece, la struttura vassallatica che sovrintende alle diverse gerarchie infernali.
Il primo giorno della creazione in una raffigurazione di fine 400. Rothko prima di Rothko.